Natanaele di Cana di Galilea

S. Bartolomeo (Natanaele)
S. Bartolomeo (Natanaele)

A parlarci di Natanaele è solo l’evangelista Giovanni, e di lui ci viene raccontato: il primo incontro con Gesù, che gli viene presentato dall’amico Filippo (Gv 1, 45-50) e la sua presenza assieme a Pietro, Tommaso, Giacomo, Giovanni e altri due discepoli, ad una apparizione di Gesù Risorto sulle rive del lago di Tiberiade (Gv 21, 1-14).

Per la sua amicizia con Filippo testimoniata dal Vangelo di Giovanni, e per il fatto che in tutti gli elenchi degli Apostoli riportati nei Vangeli sinottici, accanto a Filippo viene indicato Bartolomeo, la tradizione tende ad identificare Natanaele e Bartolomeo come la stessa persona.

Natanaele (in ebraico “Dio ha dato”) doveva essere il nome personale mentre Bartolomeo (in aramaico bar Tol’ may  - bar = figlio e tol’ may = solco-, cioè agricoltore) sarebbe il patronimico, il cognome.

Null’altro sappiamo delle origini di Natanaele–Bartolomeo all’infuori di quanto ci narrano i vangeli.

La sua chiamata, dunque è narrata da Giovanni:

Andrea conduce suo fratello Pietro a Gesù, e l’amico Filippo vi conduce Natanaele dichiarando: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”

Natanaele, reagisce scetticamente: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”.

Poi però va incontro a Gesù che lo elogia in modo davvero lusinghiero: "Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità".

Di qui la reazione del discepolo: “Come mi conosci?”.

Gesù ribatte con una risposta a dir poco stupefacente: "Prima che Filippo ti chiamasse, ti ho visto quando eri sotto il fico". Che significa?

Il fico è un albero spesso citato nella Bibbia, assieme alla vite è considerato un albero buono che dà buoni frutti e, all’ombra della sua chioma si può trovare ristoro dall’arsura, è quindi anche un posto adatto per la lettura e la meditazione.

Probabilmente Natanaele era proprio sotto al fico assorto nello studio delle scritture. Questo particolare ci dice che Natanaele probabilmente era uno scriba, uno studioso della Legge, della Torah. E, dall’elogio che Gesù eleva nei suoi confronti, sappiamo che era “senza falsità” uno quindi sinceramente alla ricerca della Verità, il suo studiare la scrittura non era volto al mantenimento di un certo potere, come lo era per molti altri scribi e sacerdoti del suo tempo bensì ad una sincera e approfondita ricerca della verità su quel Dio che si nasconde e si rivela, e su quel Messia promesso e atteso proprio in quegl’anni, secondo le scritture appunto, e che ora gli viene presentato da Filippo in quel “Gesù figlio di Giuseppe da Nazaret”!

“In te non c’è falsità… …ti ho visto sotto il fico…” Gesù ha colto nel segno: Natanaele è un autentico cercatore della Verità! e Natanaele,  sente immediatamente di essere compreso nel profondo da quest’uomo nuovo, diverso da tutti gli altri incontrati sino ad ora… la sua reazione non si fa aspettare e si concretizza in una professione solenne di fede: “Tu sei il Figlio di Dio, Tu sei il re d'Israele!”.

Di rimando Gesù dirà "Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, tu credi?. Vedrai cose maggiori di queste".

Certo, da quel giorno Natanaele entra a far parte del gruppo degli amici di Gesù e assisterà quindi alla sua predicazione e ai suoi miracoli, che il Natanaele raccontato da Giovanni sia il Bartolomeo Apostolo menzionato dagli altri evangelisti non è certo, quello che sappiamo è che, anche se magari non inserito nel gruppo dei dodici, Natanaele rimase nella comunità dei più stretti discepoli di Gesù sino alla fine, Giovanni lo menziona infatti  per la seconda volta nel suo Vangelo assieme al gruppo dei sette discepoli, che, intenti a pescare nel lago di Tiberiade, beneficiano di un apparizione di Cristo Risorto e insieme con Lui mangiano del pesce da Lui stesso cucinato sulle braci (cfr Gv 21, 1-14).

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La Chiesa celebra San Bartolomeo Apostolo il 24 agosto

S. Bartolomeo  (Natanaele)  -  -Giuseppe De Ribeira XVIIsec.-
S. Bartolomeo (Natanaele) - -Giuseppe De Ribeira XVIIsec.-

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